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Igiene e prevenzioneNews

Igiene e prevenzione dentale per bambini

by MASTROiNCHIOSTRO 27 Novembre 2015
written by MASTROiNCHIOSTRO

Sin da piccoli, i bambini devono essere educati ed indirizzati ad avere una corretta igiene e prevenzione dentale, cosi da mantenere elevato lo stato salutare della propria bocca.

Igiene e prevenzione dentale per bambini

igiene, prevenzione, bambini,I dentini da latte sono i primi a comparire e sono destinati a cadere per essere sostituiti da quelli definitivi. Di solito tra i 4 e i 7 mesi vediamo spuntare al nostro bambino i suoi primi dentini e prima del compimento 3 anni, solitamente, la sua dentatura è completa.
I denti da latte sono 20, 10 sopra e 10 sotto.
Le fasi e i modi di crescita sono soggettivi ma si aggirano circa in questa fascia d’età:
– 6/8 mesi incisivi centrali inferiori
– 8/10 mesi incisivi centrali superiori
– 9/12 mesi incisivi laterali superiori
– 10/13 mesi incisivi laterali inferiori
– 12/18 mesi primi molaretti inferiori e superiori
– 18/24 mesi canini inferiori e superiori
– 24/30 mesi secondi molari inferiori e superiori
Durante la dentizione il nostro piccolo può comunque avere dei fastidi come l’aumento della salivazione, gengivale, gonfiore delle mucose e voglia di mettere in bocca qualsiasi cosa (da un giocattolo a un dito di un gentore!), per alleviare comunque il suo stato di irritabilità possiamo aiutarlo con delle cremine anestetizzanti o con dei giocattolini, che una volta messi nel freezer, doneranno un leggero sollievo alle sue piccole gengive.
E’ importante fare prima visita dal dentista intorno ai 3/4 anni per familiarizzare con l’ambiente, il dottore e l’assistente che faranno sentire il piccolo a suo agio allontanando così la futura “PAURA DEL DENTISTA”. Nella stessa seduta si cerca, sempre sotto forma di gioco, di fare un primo controllo, è infatti sbagliato credere che i denti da latte non siano importanti, questi aiutano i nostri bambini a svolgere importanti funzioni come:
-masticare correttamente, e quindi aiutare la digestione
-parlare bene, i difetti di pronuncia dovuti a denti mancanti o alluso prolungato del ciuccio possono creare problemi anche a livello di bambino
-avere un bel sorriso anche questo è molto importante per rapportarsi con gli altri bambini, ma sopratutto aiutano a mantenere i giusti spazi peri denti che si preparano ad arrivare intorno ai 6 anni.

Alcuni accorgimenti per aiutare il nostro bambino a mantenere il più possibile i suoi dentini sono per esempio l’evitare che si addormenti con il biberon contenenti bevande zuccherine, resistere alla tentazione del dolce miele, calmante si, ma nemico numero uno dei suoi futuri denti, buona abitudine invece è cambiare lo spazzolino ogni 2-3 mesi e MOLTO la somministrazione del fluoro dai suoi primi mesi di vita seguendo i seguenti dosaggi:
– 6 mesi / 3 anni : 0,25 mg (sciolte nel biberon per evitare la cosidetta “carie da biberon”)
– 3 anni /6 anni : 0.50 mg ( laviamoci i primi dentini con l’aiuto di un genitore e un buon dentifricio al fluoro)
– dai 6 anni: 1 mg (siamo diventati grandi!!! ci laviamo i denti da soli ma sempre con un dentifricio al fluoro)
Il primo dente “da grande” spunta verso i 6 anni ed è solitamente un molare inferiore o superiore, che non va a sostituire nessun dente da latte, gli altri invece vengono piano piano consumati da quelli definitivi che cercano di farsi spazio e prendere il posto di quelli da latte, così la dentizione rimarrà mista fino ai 12 anni, quando tutti i denti avranno lasciato il posto a quelli definitivi diventando così 24. Tra i 12 e i 15 anni “spuntano” altri 2 molari fino ad arrivare alla famosa età del giudizio dove posso comparire, ma non sempre, i “denti del giudizio”.
Dopo la comparsa del primo dente definitivo è bene fare la prima VERA VISITA dall’amico-dentista che ci consiglierà l’eventuale sigillatura dei solchi con delle sostanze a base di fluoro, sopratutto a livello dei molari dove è più difficile pulire. Si può effettuare una semplice sigillatura, quindi la chiusura di solchi non cariati solo a scopo preventivo o una sigillatura avanzata o SEALAN cioè il trattamento di piccole zone cariose che una volta pulite vengono riempite con resine dello stesso colore del dente.

27 Novembre 2015 0 comments
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Igiene e prevenzione

Le regole d’oro per un sorriso sano dai 0 ai 100 anni.

by MASTROiNCHIOSTRO 25 Novembre 2015
written by MASTROiNCHIOSTRO

Un sorriso sano va curato giorno dopo giorno, con piccoli accorgimenti ed un continuo trattamento dei denti.

Il tuo sorriso senza età: ecco le regole d’oro.

  • nonni, bambini, sorrisi,L’ARTE DI PULIRE I DENTI:
    La pulizia dei denti è il principale gesto di prevenzione per mantenere in salute i nostri denti. Lavare i denti aiuta ad eliminare la placca, combattere le carie e i disturbi gengivali.
  •  SPAZZOLINO E DENTIFRICIO UNA SCELTA  IMPORTANTE: lo spazzolino: possibilmente di durezza media, e nei casi di denti  sensibili si consiglia uno morbido.
    il dentifricio: hanno tutti più o meno la stessa funzione…scegliete    quello che più si addica alle vostre esigenze e gusti.
  • COME PROTEGGERSI DALLA CARIE:
    Lavare accuratamente i denti dopo i pasti. Limitare il consumo di alimenti ricchi di zucchero.
    ANDARE REGOLARMENTE DAL DENTISTA PER UNA VISITA DI COTROLLO.
  • COME AVERE SEMPRE UN ALITO FRESCO:
    Lavare i denti dopo ogni pasto. Utilizzare un dentifricio anti-placca. Pulire la lingua per eliminare eventuali residui di cibo. Utilizzare il filo interdentale.
  • ALIMENTAZIONE SANA…DENTI SANI:
    Adeguare il numero dei pasti alla propria attività professionale e limitare il numero di snack tra i pasti, il consumo di sale , di bevande acide o alcoliche.
  • IL DENTISTA: UN AMICO DEI VOSTRI DENTI
    E’  importante effettuare una visita di controllo almeno una volta ogni sei mesi . Un check-up di controllo ad intervalli regolari può evitare lunghe e costose cure, inoltre la paura del dentista è un lontano ricordo in quanto oggi si dispone di strumenti e tecnologie che combattono l’insorgenza del dolore prima, durante e dopo il trattamento.
  • DENTI  BELLI E BIANCHI!
    Se i vostri denti risultano poco splendenti o macchiati  chiedi   consiglio al tuo dentista, ci sono dei metodi di sbiancamento possibili  da effettuare direttamente a casa propria … non è nocivo, non danneggia lo smalto e il vostro sorriso diventerà splendente!
  • MEGLIO PREVENIRE … CHE CURARE:
    L’igiene orale è la principale arma che abbiamo a disposizione per combattere la placca, l’arrossamento, il gonfiore o il sanguinamento delle gengive non sono sintomi da sottovalutare … recatevi subito dal vostro dentista che sicuramente troverà la soluzione giusta al vostro caso.
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News

Le news del Dottor Ricci

by MASTROiNCHIOSTRO 5 Novembre 2015
written by MASTROiNCHIOSTRO

Il Dottor Ricci e le sue news, aggiornamenti e consigli pratici: il tuo dentista a portata di click.

informazioni e news direttamente dallo Studio Dentistico Ricci.

10562983_1503737373226830_7988818346264307254_nQueste pagine sono dedicate alla diffusione di articoli atti a migliorare la conoscenza dei pazienti in termini di prevenzione ed informazione. Qualche piccola indicazione utile per migliorare nella routine di ogni giorno l’igiene della bocca e sulla prevenzione dentale.

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News

Il sorriso che contagia…

by MASTROiNCHIOSTRO 5 Novembre 2015
written by MASTROiNCHIOSTRO

Il sorriso che contagia…

“Sin da bambino ho sempre associato il dentista al dolore, ad una decisione da prendere quando proprio non ne potevo fare a meno…

Ma questo è il bello del mio “Jobby” (da job+hobby, ovvero la passione che mi porta a non vedere ciò che faccio come un lavoro ma come un piacere): scoprire cose nuove e cambiare credenze che mi sono portato avanti da una vita.

Ieri sono stato dai miei amici/clienti dello Studio Dentistico Nino Ricci di Roma e devo ammettere che da loro è tutta un’altra storia:

l’ambiente colorato e piacevole, la cura nel non creare quell’odore di medicinali tipico dello studio dentistico, l’accoglienza sempre col sorriso da parte di tutto lo staff, la loro capacità di farti sentire a casa tua, il tutto unito con un’elevata competenza e l’utilizzo di macchinari tecnologicamente avanzati. E poi, cosa fondamentale per uno come me, non senti alcun dolore!!! Questo grazie alle mani d’oro di Nino ed all’utilizzo di tecnologie anti-dolore.

Ma quello che veramente sta facendo la differenza per loro, riscontrando grande fiducia da parte dei clienti, è il clima dello studio.

Sono sempre stato un sostenitore del fatto che le aziende che crescono nel tempo sono quelle dove il clima interno è davvero buono, si lavora con professionalità ma ci si sa anche divertire in ciò che si fa creando momenti di grande coinvolgimento e condivisione anche con i clienti.

E lo staff dello Studio Dentistico Nino Ricci ne è un esempio: il loro sorriso è contagioso!

Ieri, ad esempio, mi chiamano al telefono per invitarmi ad anticipare l’appuntamento alle 13.00 anziché le 15.00 e scopro che da loro ogni momento è buono per star bene insieme. Quante aziende hanno una pausa pranzo piatta e routinaria? Una marea. Ma da loro è una festa e ieri mi hanno reso partecipe di questo momento, grazie di cuore!

Abbiamo lavorato insieme tutto il pomeriggio con grande propositività ed allegria. Per loro, come per me, il lavoro non è un lavoro ma un vero e proprio “Jobby” e questo spirito diviene attraente per i clienti che avvertono un qualcosa di diverso e positivo scatenando il passaparola. I visi delle persone in sala d’attesa sono rilassati, i clienti escono dallo studio con un sorriso in più…

Lo chef Marcello, coadiuvato da Nino ed Elisa, ha preparato dei bucatini alla “matriciana” a cui ho assegnato “tre forchette” (il massimo punteggio assegnato dalla guida Gambero Rosso), solo il sapere che dopo dovevamo lavorare mi ha frenato dal chiedere il bis!!!

Di nuovo grazie a tutto lo staff dello Studio Dentistico Nino Ricci per la splendida esperienza!

PS: la pasta non poteva che essere “al dente“!!!”

dal blog di Alessandro Vella

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News

Come lavare bene i denti?

by MASTROiNCHIOSTRO 5 Novembre 2015
written by MASTROiNCHIOSTRO

Come si puliscono bene i denti?
Insieme a dentifricio, filo interdentale e collutorio, lo spazzolino è il protagonista indiscusso dell’igiene orale casalinga, che dovrebbe essere eseguita quotidianamente, subito dopo i pasti ed almeno due o tre volte al giorno. 
Se tutti sanno che lo spazzolino è lo strumento ideale per pulire denti, bocca e gengive, pochi (purtroppo) lo usano correttamente.

Prevenzione delle carie
dentifricioUno spazzolino ben utilizzato non fornisce “solo” un’adeguata pulizia orale e la piacevole sensazione di una bocca fresca: un suo impiego adeguato, infatti, costituisce l’arma più efficace per prevenire carie e disturbi gengivali in genere, ed evitare – quanto possibile – il deposito di placca batterica e tartaro sullo smalto dentale e negli spazi interdentali. 
Per sfoggiare denti bianchi, sani e forti, occorre conoscere (e soprattutto mettere in pratica) i principi basilari che regolano l’igiene dentale.
Obiettivo di quest’articolo non è semplicemente descrivere le caratteristiche ideali di uno spazzolino “perfetto”, ma anche – e soprattutto – educare il lettore sulle corrette tecniche di igiene orale.

Occorre anche dire che negli ultimi anni si è diffuso l’uso dello spazzolino elettrico. I moderni spazzolini elettrici dotati di movimento oscillante-rotatorio (ad esempio quello della Braun, Oral-B) hanno un’efficacia di spazzolamento superiore a quella dello spazzolamento manuale e quindi il loro utilizzo è altamente consigliato.

Come dev’essere uno spazzolino da denti?
Lo spazzolino da denti accompagna la storia dell’uomo da almeno 5000 anni.Lo spazzolino con setole di nylon che utilizziamo oggi è nato nel 1938. Lo spazzolino deve avere dimensioni proporzionate alla propria bocca, avere file di setole di nylon, essere di durezza media: spazzolini troppo rigidi non aggiungono nulla all’efficacia dello spazzolamento (la placca batterica ha in genere una consistenza molle), ma possono essere dannosi per smalto e gengive. In realtà non c’è alcuna evidenza scientifica che lo spazzolamento possa determinare recessione gengivale o lesioni allo smalto ,ma la prudenza non è mai troppa!Lo spazzolino va conservato pulito ed asciutto:una volta terminatone l’uso ,va pulito con acqua corrente e conservato all’aria aperta(in un bicchiere con la testina rivolta verso l’alto) in modo che si asciughi perfettamente. Coprirlo con una protezione o comunque lasciarlo umido favorisce la proliferazione batterica sulle setole. Lo spazzolino andrebbe cambiato ogni 3 mesi o comunque appena si noti che le setole sono piegate od usurate.Molti spazzolini hanno indicatori cromatici che ne segnalano l’usura eccessiva. Ripetiamo che è ormai scientificamente assodato che lo spazzolino elettrico è migliore di quello manuale.

Come utilizzarlo?
Dunque, spazzolino alla mano, cerchiamo di capire come pulire correttamente denti, gengive e lingua.
Innanzitutto lo spazzolamento delle superfici dentarie presuppone “una sistematicità di procedimento che deve comprendere tutte le superfici dentali”. E’ bene fissare tale concetto come considerazione generale delle manovre di igiene orale, ad ogni eta’, ed evitare, come pare istintivo, di insistere sulle superfici che “si vedono” e che vedono gli altri, tralasciando o dimenticando le zone comprese fra premolari e l’ultimo molare dell’arcata.
Iniziare sempre con lo spazzolino asciutto,con un po’ di dentifricio (ad azione antibatterica-vedi poi) spremuto dentro alle setole e non appoggiato sopra, in modo da facilitare un rilascio lento del dentifricio stesso.
Aprire l’acqua solo quando si deve sciacquare lo spazzolino o far scorrere via la saliva (il continuo scroscio dell’acqua disturba le nostre manovre). Tenere guance e labbra tirate con la mano libera, in modo da vedere bene le superfici da trattare, nel giusto percorso dello spazzolamento.

POSIZIONAMENTO DELLO SPAZZOLINO SULLA SUPERFICIE ESTERNA DEI DENTI: 
Le setole dello spazzolino devono pulire i denti con movimenti che vanno dall’alto verso il basso per i denti dell’arcata superiore; i denti dell’arcata mandibolare devono essere invece spazzolati dal basso verso l’alto. Per fare ciò si sistema la punta delle setole contro il margine gengivale (si noterà una lievissima ischemia del tessuto gengivale che diviene biancastro) con un’angolazione di 45°esercitando una lieve pressione, appunto. Successivamente si ruota il polso verso la corona del dente per far cadere nel lavabo (verso cui si sta piegati) la maggior quantità possibile di placca,ad ogni passaggio.
Lo spazzolamento dev’essere deciso, ma non eccessivamente energico per evitare di lesionare le gengive. Si consiglia di iniziare lo spazzolamento a partire dagli incisivi, per spostarsi lentamente verso i molari, fino a spazzolare i denti del giudizio (quando presenti…).
Procedere secondo questa modalità in ognuna delle quattro semiarcate dentarie:arcata superiore lato destro, lato sinistro; arcata inferiore idem.
Attenzione: uno scorretto spazzolamento – in direzione orizzontale (da destra verso sinistra, e viceversa) o dal dente verso la gengiva – è un comportamento errato che di certo non rimuove efficacemente residui di cibo e placca batterica dai denti. Inoltre, utilizzando scorrettamente lo spazzolino, è possibile che si faciliti la retrazione gengivale (gengive retratte), aumentando così il rischio di sanguinamento gengivale e ipersensibilità dentinale.

POSIZIONAMENTO DELLO SPAZZOLINO SULLA SUPERFICIE INTERNA DEI DENTI:
L’utilizzo corretto dello spazzolino prevede di pulire anche le superfici interne dei denti anteriori e posteriori attraverso un movimento rettilineo che va dall’interno verso l’esterno della bocca, e sempre dalla gengiva verso il dente.

POSIZIONAMENTO DELLO SPAZZOLINO SULLA SUPERFICIE MASTICATORIA DEI DENTI:
Lo step successivo è quello di appoggiare le setole dello spazzolino direttamente sulla superficie masticatoria dei denti. Procedere muovendo lo spazzolino avanti e indietro.

POSIZIONAMENTO DELLO SPAZZOLINO SUL DORSO LINGUALE: 
Proprio come i denti, anche la lingua richiede un un’accurata spazzolatura. Particolarmente indicato a tale scopo è ilbambino-spazzolino-denti.600 cosiddetto puliscilingua, chiaramente più delicato del normale spazzolino. Ad ogni modo, anche chi non possiede questo singolare strumento può tranquillamente utilizzare lo spazzolino, preferibilmente a setole morbide, più delicate per la lingua. Il movimento di spazzolamento per pulire la lingua dovrebbe essere eseguito con movimenti circolari. Alcuni spazzolini sono persino dotati di appositi puliscilingua – in gomma, lattice od altri materiali ipoallergenici – dietro la testina dello spazzolino. Un’accurata igiene della lingua garantisce un alito più fresco e, soprattutto, allontana i batteri nascosti sulla sua superficie.

Lo spazzolino pulisce egregiamente le superfici dentali eccetto le superfici di contatto dei denti, chiamate superfici interprossimali. Fra un dente e l’altro bisogna utilizzare il filo interdentale.

Come utilizzare il filo interdentale?
Far entrare il filo fra dente e dente, con un movimento a lima, fino a superare il punto di contatto tra i due denti (evitando di “cadere “sulla papilla dentale). Accostare il filo ad uno dei due denti, avvolgendolo come la lettera C, quindi dopo essere scesi prudentemente, al fondo del solco gengivale, raschiare la superficie fino al bordo della corona dentale.
Facendo scorrere il filo fra le dita, rientrare nel medesimo spazio e ripetere le manovre sopra indicate, accostando all’altro dente. Indi passare allo spazio successivo.
Da tenere presente: cercare di seguire quella sistematicità di procedimento di cui si parlava prima in modo da non dimenticare nessuna superficie interdentale, neanche le ultime dietro ai molari più in fondo!
Il filo interdentale va usato prima dello spazzolino in modo che questo poi possa completamente rimuovere la placca batterica che è fuoriuscita dagli spazi interdentali ed è rimasta parcheggiata sulla parte vicina del dente.

Come essere sicuri di aver spazzolato bene?
Innanzitutto è importante essere metodici: la ripetizione sequenziale sempre degli stessi passaggi, rende la tecnica più affidabile e controllata. E’ importante prendersi il tempo ed il luogo adatti: davanti allo specchio, scostando le guance in modo da vedere quello che si fa.
Un criterio di controllo molto semplice è quello temporale: difficilmente un tempo di spazzolamento inferiore a 3 – 4 minuti può essere sufficiente in una bocca dalla dentatura completa. A questo si aggiunge il tempo necessario al filo interdentale che è oltremodo variabile, ma tende drasticamente a ridursi con l’allenamento!
Un criterio più oggettivo è quello di usare le compresse rivelatrici di placca. Queste compresse devono essere utilizzate dopo essersi puliti i denti.Vengono masticate, ridotte ad un bolo colorato che si scioglie in bocca. Con la lingua si distribuisce il colore su tutti i denti. A questo punto bisogna sciacquarsi la bocca abbondantemente. Il colore rimarrà aderente solo alla placca dentale incollata ai denti ancora sporchi. Si procede quindi ad un’autoispezione delle zone con placca colorata che devono essere ripulite. A questo punto si è sicuri di avere ottenuto il 100% del risultato. Dopo alcune osservazioni con queste compresse rivelatrici di placca (in genere bastano 5 o 6 volte) si scoprirà che le zone non pulite sono sempre le stesse e coincidono con aree della superficie dentale che per una nostra manualità particolare abbiamo più difficoltà a pulire. Conoscendole, senza più usare le compresse,sapremo dove andare ad insistere con lo spazzolamento! E’ opportuno riverificare queste zone a rischio ogni 3-4 mesi.

Che tipo di dentifricio usare?
denti pulitiIl concetto fondamentale è che la placca batterica è caratterizzata dal fenomeno dell’aderenza.
Questa è una caratteristica di alcuni batteri, fra cui quelli che costituiscono la placca dentale, di produrre nel loro metabolismo, delle sostanze adesive che si incollano alle superfici lisce e che, inglobando i batteri stessi, permettono loro di svilupparsi. La rimozione di questa “colla” batterica che nella bocca aderisce ai denti, deve essere meccanica: di conseguenza nello spazzolamento il fattore essenziale irrinunciabile è lo spazzolino.
Ciò non toglie che il dentifricio sia un utilissimo ausilio, non solo per l’azione cosmetica (alito fresco, buon sapore), ma anche terapeutica.

In particolare segnaliamo:
– le paste dentifricie al fluoro: una metanalisi di 70 pubblicazioni scientifiche sull’argomento ha dimostrato che l’uso regolare di tali paste riduce l’incidenza delle carie nei bambini e negli adolescenti.
– I dentifrici con triclosan e copolimero (Colgate):metanalisi di 16 studi osservazionali ha dimostrato la significativa maggior riduzione di placca e gengivite.

Insomma i dentifrici servono. Un discorso analogo può essere fatto per l’uso dei colluttori che possono essere un valido ausilio nel controllo della placca e nell’igiene orale.

Al termine di questa approfondita disamina della tematica dell’igiene orale bisogna ricordare un importante articolo comparso sul Journal of clinical Periodontology nel 2005. In questo articolo è stata compiuta una approfondita analisi della letteratura scientifica che ha dimostrato che in pazienti adulti affetti da gengivite lo spazzolamento spontaneo non è comunque sufficiente a controllare l’accumulo di placca batterica e che invece una seduta semestrale di igiene orale professionale con una spiegazione delle tecniche di igiene orale migliora la situazione clinica.

E’ quindi indispensabile sottoporsi alle visite periodiche dal dentista almeno per avere un controllo ed una verifica delle proprie abitudini di igiene orale.

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